Sullo sfondo del delisting dei futures Bitcoin dal Chicago Option Exchange (CBOE), molti rappresentanti della criptovaluta si sono chiesti se la Chicago Commodity Exchange (CME), che ha anche lanciato trading su derivati nel 2017, prenderà una decisione simile.
La domanda è, in effetti, abbastanza ragionevole, perché se un sito smette di supportare un certo strumento di investimento a causa della sua discutibile redditività, è logico supporre che su un’altra piattaforma l’asset assolutamente identico non differisca nella domanda degli utenti, che a sua volta può anche portare al delisting.
Tuttavia, come riporta CoinDesk <www.coindesk.com/cme-cboe-bitcoin-futures> , secondo il servizio stampa di CME, l’exchange non prevede di interrompere il trading di futures di Bitcoin.
Come hanno notato i rappresentanti della piattaforma, la loro offerta è più riflessiva e redditizia del prodotto di CBOE, pertanto la domanda di futures su CME è costantemente elevata, nonostante il significativo crollo del prezzo della prima criptovaluta.
Inoltre, a febbraio 2019, la CME ha registrato il record assoluto di bitcoin futures acquistati.
Surge in bitcoin price leads to record $BTC futures volume on February 19 with over 18K contracts traded. https://t.co/X3zW4D861Y pic.twitter.com/Qldb1jaVgw
— CMEGroup (@CMEGroup) 21 febbraio 2019
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